Cristina e' partita col treno e torna a casa col mio virtuale diploma di pellegrina ben meritato! Infatti ha avuto la...maledizione sacrosanta delle bolle giustappunto una per piéde, si e' fatta ben 250 km suppergiu' fra sole vento e pioggia e potra' esibire il suo autentico Pilgrim Passport ben colmo dei timbri, come previsto dall'Associazione Internazionale della Via
Francigena. Se ne e' partita contenta ed io orgogliosa di lei e della Sua fiducia in me e della sua capacita' di mettersi in gioco.
Intanto il Cammino procede ed io all'alba delle 6,15 zaino in spalla e col sole finalmente negli occhi ho preso su e via andare cacciando quel senso di vuoto e accettando al meglio questo nuovo solitario cammino. Devo dire che e' stato un buon giorno, ho camminato veloce e tranquilla fra distese immense di campi coltivati a patate, avena, grano, barbabietole da zucchero, colza...ogni tanto nel sentiero sbucavano leprotti velocissimi e dalle siepi svolazzavano fagianelle rumorose. Un giovane contadino mi ha offerto l'acqua delle sue mucche, solo quella c'era e un maestro elementare di un lindo paesino pieno di fiori mi ha invitato in classe, anzi nel prato della scuoletta, a raccontare del mio Cammino. Ho scoperto che c'e' un pellegrino norvegese Che mi précède di qualche giorno, ma con le gambe lunghe che avra' non lo raggiungero' di certo! Per ora nessun altro Pilgrim in vista...e domani mi attende una linga tappa di 30 km, ma seguiro' un canale per un po' e so gia' che mi piacera' assai...
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