giovedì 12 luglio 2012

Andiamo a mietere il grano

Ecco che il grano che vedevo ancor verde su al nord due settimane fa qui si fa biondo e maturo, cade sotto le falci di mostri meccanici che se lo fagocitano lasciando dietro di se' rotoli di paglia e zolle puntute di buona terra grassa pronta a esser rivoltata e riseminata. Mi son fermata a guardar lavorare questi moderni contadini, stan seduti lassu' sui loro strani e curiosissimi troni con cui si muovono con apparente leggerezza e splendido diligentissimo ordine. Stanno concentratissimi e spesso neppur ti notano e vanno avanti alacremante. Se li incroci e li saluti o se son fermi per qualcosa allora scopri che hanno tutti un'aria leggera, soddisfatta e tranquilla. Credo che sia il loro momento questo della mietitura e del raccolto, quando entrano nel campo e godono del frutto del loro lavoro. E' a suo modo affascinante tutto ciò. C'e' armonia e grazia.
Ho visto ogni tipo di trattore ed imparato che per ogni coltivazione o tipo di campo la tecnologia propone nuovi "mostri", sempre più giganteschi ed agili al contempo. Nelle vigne hanno ruote strette ed altissime e la cabina se ne sta lassu' in cima per passare fra i filari e potare i pampini tutti alla stessa altezza, fra il granoturco entrano con ganasce immani e sorvolano le basse barbabietole irrorandole di...veleni con ampie braccia dondolanti e vaporose e pestilenziali (ne so qualcosa!)
E poi son tutti colorati e puliti e brillano nel sole e da lontano paiono i giocattoli dei bimbi. E invece no, son il segno tangibile di quel che resta della casta preziosa degli agricoltori, rara e sapiente e da cui comunque tutti dipendiamo. Speriamo che i giovani che ho visto operosi e sereni non smettano, che faremmo altrimenti se tutti volessero andarsene in città ?? Eppure oramai più della meta' della popolazione del mondo si e' inurbata e vive nelle periferie di immense metropoli, fra degrado e miseria. Siam proprio sicuri che e' meglio?
Intanto il tempo avanza, così come il mio Cammino e l'avena e l'orzo lascian posto al granoturco che cresce e gia' fiorisce e compaiono le barbe delle prime pannocchie.
E l'unico girasole fiorito di cento km fa e' diventato un campo intero!

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