Due modi di essere città.
Besancon e' grande, piena di gente in movimento o seduta nelle decine di bar all'aperto sparsi fra vie e piazze pedonali, ci sono negozi eleganti o caratteristici, parchi, musei, un ottimo Ufficio Turistico efficiente con persone cortesi pronte ad aiutarti, un centro storico e monumentale degno di rilievo, con palazzi rinascimentali e un prezioso Arco Romano dell'Imperatore Adriano, purtroppo incastrato a ridosso della Cattedrale e molto rovinato.
C'e' anche un ottimo Ostello (Auberge de jeunesse) utilizzato per lo
più da giovani studenti stranieri o da ragazzi francesi che sono in citta' per degli stages, ceniamo insieme e mi raccontano... Una e' croata, un altro e' cinese, un'altra ancora e' belga. Piove e stiamo seduti nella veranda chiusa perche' fa un freddo novembrino che mette malinconia.
Il pomeriggio me ne ero uscita lo stesso, dopo il bucato, per le solite commissioni di viveri ed accasamento del giorno appresso, poi sono riuscita a farmi pungere sulla mano da una vespa e a provarmi un paio di calzoni da trekking, tanto per verificare la taglia...e una in meno c'e'!
Pontarlier invece che delusione! Me la ricordavo fiorita graziosa accogliente e invece stavolta proprio per niente. Va ben che e' domenica e che piove, ma siamo in estate piena e ieri c'e' stata la festa del 14 luglio e io mi aspetto turisti e gente a spasso ed il solito caos della zona pedonale ed entro in città fiduciosa. Son stanchissima, ho camminato setteoresette in mezzo a boschi e strade di montagna fangose e difficili, sono fradicia di sudore e di pioggia, un'acqua fredda che mi ha accompagnato con grandi scrosci sin dalla partenza alle sei e mezza. Per fortuna ho l'ostello prenotato e negli ultimi infiniti km per entrare in città fra centri commerciali chiusi e rotonde che ti allungano il percorso, mi attacco mentalmente alla doccia calda e ad un letto pulito dove finalmente starmene al calduccio mentre fuori può continuare a piovere fin che gli pare... L'ingresso in città e' desolante, non c'e' anima viva in giro, tira in vento gelido e la città pare accolga la morte in vacanza. Fa proprio freddo, Pontarlier e' a 800 m di altitudine, c'è persino qualche camino che fuma, avran acceso le stufe!
Ben, ecco il cartello Ufficio Turistico e prima ecco l'Ostello, il cuore mi si allarga, son arrivata finalmente! Proprio per niente invece e accidenti! Un bel cartello annuncia che l'Ostello e' chiuso e che riaprirà solo alle ...17,30!! Trovo un numero per le emergenze, chiamo e mi rispondono bellamente che non sanno che farci, che me ne vada in un bar ad aspettare l'apertura. Insomma arrangiarsi, c'est tout!!!
Fu così che trovai una confortevolissima cameretta sotto i tetti in un buon albergo centrale, l'unica rimasta, le altre prese d'assalto da 3 motociclisti svedesi e qualche ciclista , di passaggio e fradici quanto me. Peccato costasse tre volte tanto, ma che confort e che benessere!! Ci son stata cosi bene da recuperare perfettamente le forze e dimenticare Il nervoso che mi aveva regalato l'addetto alle prenotazioni dell'Ostello assicurandomi che avrei trovato sicuramente aperto...
Ho in mente gia' pronta una mail di reclamo diretta al Sindaco, tra l'altro anche l'Ufficio Turistico era chiuso... Ma pensano che i turisti vengano in vacanza di lunedi???
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