venerdì 6 luglio 2012

Contemplare, ascoltare e..rallentare

Oggi erano previsti temporali e cosi me la son presa comoda decidendo di tagliare una tappa in due e fermarmi à Clairveaux e bene ho fatto! Son partita e arrivata con un po' di grigio e persino col sole.. che ha lasciato posto a pioggia e tuoni da che ho posato lo zaino! Oggi la tappa e' stata meravigliosa sul serio, il percorso che ho deciso sulla mappa e sul consiglio li' per li' raccolto "chez l'habitant" fra chi vive in questi posti tutti di piccoli villaggi e collline e boschi e' tutto un su e giu' fra distese di vigne, vallette segrete circondate dai boschi e fitte foreste di querce e di pini e faggi. Senza quasi volere (ma poi si') ho cominciato a rallentare il passo e ho finito per sedermi su un tronco ad ascoltare gli uccelli ed il vento frinire fra le fronde, a contemplare le nuvole correre e giocare, a immaginarmi la difficoltà per un pittore che volesse catturare ogni sfumatura di verde, ogni tono di luce e di colore.
Solo con una lussuosa lentezza si puo' scoprire un mondo nuovo intorno a noi. Mi son fatta pranzo a pan e toma, una mela e tanta armonia, che potrei volere di più? Il bosco mi ha accolta e non avevo paura :-)
Ma ho lasciato l'incanto e son scesa a valle a cercare...San Bernardo, la sua Clairveaux e la Fraternità che stasera mi ospita. Fuori e' grigio e piove fitto, sto sotto il piumino e mi riposo pensando a quel che fu e che fece questo Santo potente e trasformatore. E quanto viaggio' su e giu' fra Italia Germania e Francia e fra Papi e Imperatori! Novecento anni fa l'Abbazia, ora prigione, era una delle più importanti d'Europa, ma ora e' difficile catturarne il fascino e la visita guidata ai suoi minimi lacerti pesantemente restaurati e in gran parte in abbandono mi riporta alle pene dei miserabili condannati a scontare la loro pena nelle "cages aux poules" incastrate nei saloni antichi piu' che ai fasti dei prestigiosi scriptoria che qui miniarono libri capolavoro
Poi son andata al Compieta delle 3 suore che gestiscono questa casa ove ricevono le famiglie dei detenuti e ho condiviso la loro ottima minestra di porri e persino un goccio di vino rose' e cantato il Salve Regina, in latino come facevo da bambina e mia madre mi mandava ai Vespri.
Ho pregato perché i temporali si sfoghino stanotte e domani torni il sole che ho altre foreste da attraversare in questa magnifica Champagne

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