Scelgo apposta di fermarmi qui all'Abbaye St. Maurice, un po' perche' le abbazie son luoghi che mi suscitano un fascino profondo, un po' e soprattutto perche' questa e' particolarmente simbolica per una mezza savoiarda e mezza piemontese qual sono.. Qui il Santo e Martire Maurizio a capo della Legione Tebea fu martirizzato e sepolto nel IV secolo, pero' cio' che importa per la storia dei Savoia e' che fu scelto giustappunto come protettore dell'Ordine Mauriziano dai duchi di Savoia che ebbero sempre il titolo ed il ruolo di Gran Maestro di questo ordine cavalletesco. Il tesoro qui conservato, protetto in un caveau, e' ricchissimo e testimonia regali preziosi di gioielleria di secoli e secoli, fra cui uno del Duca Emanuele Filiberto del 1579 quando gia' la capitale era stata trasferita proprio da lui a Torino... dove peraltro conserviamo la spada di San Maurizio, nelle vetrine dell'Armeria Reale!
La porta della chiesa ha battenti in bronzo con l'elenco in 27 lingue di 270 martiri di ogni tempo e luogo e diversa confessione cristiana, fra cui Ganghi e Martin Luther King. Illuminata in modo suggestivo la porta impreziosisce l'interno spoglio e suggestivo della chiesa.
Il convento e' ben attivo ed accoglie i pellegrini in una foresteria pulita ed attrezzata anche per cucinarmi la cena e la colazione all'alba, cosi non devo far svegliare il cuciniere apposta per me.
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